Acantaceae
Afelandra aurantiaca
aphelandra aurantiaca
Afelandra aurantiaca
aphelandra aurantiaca
Arbusto sempreverde che in natura raggiunge anche 2 metri di altezza e in contenitore si mantiene di dimensioni vicine ai 50-60 cm. I fusti carnosi, scuri, portano numerose foglie ovali, molto grandi, di colore verde chiaro con venature bianche o gialle, molto vistose, lucide e leggermente stropicciate. In primavera produce corte spighe ricoperte da fiori tubolari, sotto ognuno dei quali è presente una brattea colorata di arancione o scarlatto. Queste piante hanno un portamento abbastanza compatto, molto ramificato e denso.
esposizione
Ha bisogno di molta luce, ma non deve essere esposta ai raggi diretti del sole che potrebbero bruciare le foglie. In estate è possibile porle all'esterno, purchè in luogo semi ombreggiato.
fioritura
estate
letteratura
il nome scientifico del genere ha derivazione greca, infatti, apheles che significa semplice, e andròs, uomo. Il significato di questo nome si pensa sia legato al fatto che la pianta presenta antere provviste di una sola loggia.
storia
Questo genere di piante è stato importato in Europa nel 1800 dal Brasile e dal Messico. Gli inglesi, per la loro striatura fogliare, le hanno soprannominate "zebra-plant" (piante-zebra).
segnalazioni
concimazione
Da marzo ad ottobre fornire del concime per piante fiorite, mescolato all'acqua delle annaffiature, ogni 10-15 giorni
irrigazione
Annaffiare regolarmente, lasciando asciugare il terriccio tra un'annaffiatura e l'altra, senza mai inzuppare troppo il terreno; annaffiature eccessive possono favorire il marciume radicale, e provocare l'ingiallimento delle foglie. In generale queste piante non sopportano bene la siccità, e in casi di periodi prolungati senz'acqua tendono ad afflosciarsi; in entrambi i casi la pianta tende a perdere le foglie. In inverno annaffiare sporadicamente. Utilizzare sempre acqua a temperatura ambiente e possibilmente priva di calcare.
potatura
Nel caso si conservi la pianta in inverno, è opportuno praticare una potatura di circa la metà della lunghezza dei rametti emessi. La si pratica a fine estate. In gemerale eliminare le parti danneggiate.
malattie
Temono particolarmente il marciume radicale, gli afidi e la cocciniglia
particolarità
Se le foglie si afflosciano e la pianta si avvizzisce è sicuramente a causa di correnti d'aria
temperatura
La temperatura ideale si aggira intorno ai 18° C. Dopo la fioritura, la temperatura potrà scendere fino a 12° C, mentre la massima, a patto che l'umidità sia elevata, potrà risalire fino a 24°. Tenere lontana da correnti d'aria fredda e fonti di calore artificiali che possono danneggiarla.
rinvaso
In genere non crescono molto in fretta, quindi non è necessario rinvasarle spesso, ma è bene cambiare il terreno ogni due anni
substrato
Necessitano di un terreno molto ricco di humus e ben drenato; si può preparare un composto adatto mescolando della torba con sabbia, terriccio di foglie e una piccola manciata di stallatico o di humus
propagazione
Tramite semina in primavera o tramite talee che radicano abbastanza rapidamente e con facilità
clima
tropicale caldo
durata
perenne o annuale secondo il tipo di coltivazione
origine
America centro-meridionale