Anacardiaceae
Lentisco
Pistacia lentiscus
Lentisco
Pistacia lentiscus
Arbusto sempreverde di altezza fino a 3 m (raramente arboreo alto fino a 8 m), emana un forte odore di resina. Presenta una chioma, densa di rami a portamento generalmente orizzontale, di forma globosa, corteccia squamosa di colore grigio cenere nei giovani rami e col tronco bruno-rossastro.
Le foglie alterne, paripennate, glabre, di colore verde opaco, a margine intero, mucronate all'apice.
esposizione
La sua esposizione è a pieno sole.
fioritura
I fiori dioici, su racemi cilindrici, densi, all'ascella delle foglie si presentano sui rami dell'anno precedente. I fiori maschili hanno gli stami di colore rosso-bruno; i fiori femminili, con ovario superiore, sono di colore verde e mancano dei petali. In seguito alla fioritura vengono prodotti i frutti, drupe globose, di circa 5 mm di diametro, carnose, di colore rosso, nero a maturità, che contengono un solo seme.
storia
Il nome del genere deriva dal greco pistákion = ricco di farina, (assonante con il persiano "pistáh"). Il termine lentìscus identifica, in latino, questa specie.
concimazione
Non necessaria. Il terriccio intorno alla pianta è ancora oggi prelevato per coltivare piante ornamentali d'appartamento.
irrigazione
Non necessaria, è più che sufficiente la pioggia che riceve durante l'inverno, e resiste molto bene a lunghi periodi di siccità.
particolarità
La pianta rimane verde anche d'estate, grazie alla sua resistenza all'aridità. Ha una grande capacità pollonifera; anche se i rami vengono praticamente dal fuoco, la pianta forma rapidamente una nuova vegetazione.
temperatura
Il lentisco necessita di posizioni soleggiate per svilupparsi al meglio, ma può sopportare anche la mezz'ombra; in genere può sopportare temperature vicine ai –10 °C, anche se nelle regioni con inverni particolarmente rigidi è bene proteggerlo con tnt, oppure porlo a dimora nei pressi di un muro o di altri arbusti.
substrato
Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, prediligendo quello siliceo, e viene utilizzato nella macchia mediterranea, come dominante, nelle fasi di degradazione della macchia stessa, specialmente dopo ripetuti incendi.
propagazione
Per trapianto dei polloni che crescono intorno all'arbusto.
clima
Mediterraneo.
segnalazioni
durata
Perenne, sempreverde.
origine
Pianta diffusa nelle coste meridionali atlantiche e mediterranee; in Italia è spontanea in Liguria, in Sicilia e Sardegna. In Umbria e Molise è considerato specie protetta.