Scrophulariaceae
antirrhinum
Antirrhinum majus
antirrhinum
Antirrhinum majus
Pianta ricoperta di peli ghiandolosi, con fusto eretto semplice o ramificato, alto fino a 100 cm. Le foglie, dalla forma ovale o lanceolata, lunghe fino a 7 cm, relativamente ampie (fino a 2-3 volte più lunghe che larghe), sono variamente disposte sul fusto, picciolate alla base, sessili quelle superiori. I fiori sono raccolti in racemi spiciformi ed eretti all'apice del fusto; hanno corolla di colore giallo pallido e formano un angolo acuto col fusto sul quale si inseriscono con un breve peduncolo affiancato da una brattea ovale. I petali formano un tubo bilabiato, col labbro inferiore con un rigonfiamento che chiude l'interno del fiore (corolla personata), e il labbro superiore con striature rossastre. Il frutto è una capsula ovale leggermente pelosa
Caratteristiche
i dati principali
DATI GENERICI
pieno sole |
|
fiorita: estate |
|
cespugliosa |
|
Biennale o perenne. Può anche venir coltivata come annuale in quanto si sviluppa velocemente, ma ha vita breve |
|
media |
|
E' una pianta originaria dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo |
esposizione
Necessitano di essere coltivate in pieno sole per poter ottenere una buona fioritura. l'esposizione al sole è fondamentale per la corposità dei colori
fioritura
Da maggio a settembre
arte
Il nome "bocca di leone" deriva dall'aspetto del fiore, che ricorda per un verso una bocca, per l'altro un naso di animale. La tradizione lo considera da sempre il fiore del capriccio; nel medioevo, infatti, le ragazze erano solite ornarsi i capelli con questi fiori per rifiutare i corteggiatori non desiderati. Per questo la valenza generalmente riconosciuta alla bocca di leone è l'indifferenza ed il disinteresse
letteratura
Il nome del genere pare derivare dal greco anti = simile e rhin = muso per la forma della corolla
concimazione
Fornire concime per piante da fiore ogni 20-25 giorni, sciolto nell'acqua delle annaffiature
irrigazione
Le annaffiature devono essere regolari, ma non troppo abbondanti; queste piante, infatti, preferiscono la siccità agli eccessi d'acqua. Attendere, quindi, che il terreno sia ben asciutto tra un'annaffiatura e l'altra; in inverno lasciare le piante asciutte o quasi
segnalazioni
potatura
In autunno, dopo la fioritura, si potano solo i rami troppo lunghi, per ottenere un arbusto più compatto
malattie
Spesso gli afidi neri attaccano queste piante rovinando completamente le spighe dei fiori; teme particolarmente le malattie fungine e, in presenza di ristagni idrici, il marciume radicale
particolarità
Non abbondare con le annaffiature
temperatura
Resistono molto bene alle alte temperature, meno a quelle basse. Se si volessero coltivare come perenni, in inverno è consigliabile coprirle con tessuto non tessuto, per evitare che gelino
substrato
Questa pianta ama terreni sciolti, ben drenati e ricchi di materia organica, anche se cresce senza problemi in qualsiasi terreno
propagazione
Avviene per seme, e si pratica in primavera o in inverno seminando in letto caldo in febbraio-marzo, oppure all'aperto in aprile-maggio; le giovani piante si pongono a dimora a partire da maggio. Talvolta si auto seminano, producendo spontaneamente nuove piante dai semi dell'anno precedente
clima
Mediterraneo
durata
Biennale o perenne. Può anche venir coltivata come annuale in quanto si sviluppa velocemente, ma ha vita breve
origine
E' una pianta originaria dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo