Azalea japonica

L'Azalea japonica è un arbusto sempreverde della famiglia delle Ericaceae con un portamento cespuglioso e una massiccia fioritura di fiori dai molti colori.
Arbusti sia da interni, in particolare come bonsai, sia da esterni con foglie piccole, verde scuro, ovali, pelose e coriacee. Possono essere o caduche o sempreverdi.
I fiori sono semplici, riuniti in mazzetti, di colori che vanno dal bianco, al rosso, al rosa, al viola e presentano un calice formato da 5 sepali e una corolla con 5 petali, che nelle forme doppie possono essere numerosi; si trovano all'ascella delle foglie o riuniti in infiorescenze a corimbo.
Il frutto è una capsula marrone che contiene molti semi piccolissimi

L'Azalea japonica è una pianta da fiore che in Italia non ha bisogno di particolari cure per vivere all'esterno.

Dati generici

Esposizione penombra
Forma cespugliosa
Stagione fiorita: autunno
Clima Temperato e Mediterraneo
Durata Perenne
Dimensione media
Area di origine Asia orientale, e in particolare Giappone, Nepal, Cina, Corea del Nord, Vietnam; Nord America e in particolare Florida e Nord Europa

Esposizione

Amano posizioni molto luminose, ma non i raggi diretti del sole, se non nelle ore più fresche della giornata, e gradiscono stare al riparo dal vento. In inverno è bene tenerla in posizione riparata dalle gelate.

Fioritura

Fioritura precoce, fin da Natale. L'Azalea per fiorire richiede un certo fabbisogno di freddo ed una riduzione del numero di ore di luce a 12 ore, che, in natura, viene soddisfatto in autunno-inverno. Senza questo accorgimento non si ha fioritura.

Concimazione

L'Azalea japonica non ha elevate esigenze nutritive, comunque è bene somministrarle dei concimi liquidi con l'acqua di annaffiatura ogni 15 giorni circa. E' opportuno scegliere dei fertilizzanti fisiologicamente acidi, come l'urea e i solfati, da somministrare nel periodo che va da aprile a settembre, quando le piante si tengono all'aperto, mentre si sospendono le concimazioni quando vengono portate all'interno. All'inizio della primavera si somministra principalmente azoto (urea e azoto ammoniacale) per favorire la ripresa vegetativa, in estate si privilegia il potassio che stimola la fioritura, purchè non sotto forma di cloruro di potassio perchè il cloro la danneggia; a fine settembre si possono somministrare concimi ad effetto lento (Osmocote e Nitrophoska).

Irrigazione

Si deve annaffiare frequentemente con acqua non calcarea (possibilmente piovana) in modo da mantenere il substrato sempre umido; per questo motivo è utile tenere i vasi su degli strati di ghiaia ben inumiditi e nebulizzare con frequenza la chioma (a questo scopo si può usare acqua mescolata con un prodotto a base di thiophanate metyl, che evita l'ingiallimento delle foglie dovuto al calcare). Evitare in ogni caso il ristagno di acqua.

Potatura

Le potature si eseguono solitamente alla fine della fioritura, a fine primavera o a inizio estate. E' necessaria una potatura di formazione per far mantenere alla pianta una forma regolare, ed è necessario asportare sempre i fiori appassiti.

Malattie

Le malattie che più frequentemente colpiscono la azalee in appartamento sono soprattutto fisiopatie. Se le foglie e i fiori risultano essere scoloriti e avvizziti denotano una carenza d'acqua, per cui si interviene immergendo completamente il vaso in acqua fino a che non si formano più bolle d'aria e poi si lascia sgrondare. La comparsa di macchie brune su foglie e fiori dipende, invece, dalla temperatura ambientale troppo alta, accompagnata da scarsa umidità dell'aria; si consiglia di arieggiare e nebulizzare l'ambiente (se fosse possibile trasferire la pianta all'aperto ogni sera, purchè sia riparata dal gelo). Nel caso in cui vi è presenza di calcare nel terreno o quando l'acqua delle annaffiature è troppo dura, la pianta soffre di clorosi ferrica. Altre malattie provocate da agenti patogeni quali funghi e batteri difficilmente colpiscono le piante al di fuori di una serra; è, invece, più probabile che le piante in appartamento vengano attaccate dal ragnetto rosso o dalle larve minatrici che pian piano erodono le foglie; in questi casi si interviene con gli appositi prodotti.

Temperatura

Pianta resistente a tutte le temperature. Patisce le gelate primaverili. Durante il periodo primaverile-estivo può vivere bene anche all'aperto in luoghi ombrosi e umidi; nel periodo autunno-invernale, durante il quale fiorisce abbondantemente, può essere collocata dentro casa, purchè ben lontana da fonti di calore e dalla luce diretta del sole. La temperatura ottimale di crescita va dagli 8° ai 16°C.

Rinvaso

Indicativamente ogni 3 anni con terriccio acido a fine inverno.

Substrato

Ha necessità di substrati soffici e ben areati (ottimi quelli composti in parti uguali da torba, perlite, aghi di pino e terra di brughiera) e soprattutto fisiologicamente acidi, privi di calcare, in quanto è una pianta molto sensibile alla presenza di calcio e magnesio nel terreno e nell'acqua di irrigazione, ai quali reagisce con l'ingiallimento e la caduta delle foglie.

Propagazione

Il più comune metodo di propagazione è per talea. Nel periodo che va da luglio a settembre si prelevano dei germogli erbacei o semi-legnosi lunghi circa 10 cm, che si mettono a radicare in una cassettina contenente torba e perlite. Le talee vanno spesso nebulizzate e mantenute ad una temperatura di 20°C circa. Dopo circa un mese avranno sviluppato un apparato radicale molto esile e fragile, per cui andranno invasate con delicatezza in vasi di 8 cm di diametro contenenti un substrato di torba, aghi di pino e terra di brughiera. Circa 20 giorni dopo si forma il bocciolo fiorale che va subito asportato e contemporaneamente si effettua una cimatura in modo da impostare un'armoniosa impalcatura della pianta. Si tolgono inoltre regolarmente i polloni (germogli che si formano alla base della pianta e che non portano fiori). Dopo due mesi si rinvasa in vasi di 15 cm di diametro sempre su substrato soffice e poroso. I semi si usano solo nei lavori di miglioramento genetico e per ottenere i portainnesti.

Arte

Nel linguaggio dei fiori significa "temperanza". Deriva dalla tradizione cinese in cui era il simbolo della femminilità. Simboleggia anche la fortuna, un fiore da regalare prima di affrontare una prova importante.

Medicina

Contengono glucosidi con proprietà antisettiche e antireumatiche e sostanze che vengono usate come stabilizzanti nella stampa fotografica a colori.

Storia

L'Azalea era già conosciuta nell'antichità, in quanto i fiori di molte specie, soprattutto asiatiche, sono particolarmente ricchi di nettare anche se alcune sono velenose. Questo fatto era già conosciuto nell'antichità tanto che lo stesso Plinio, riferisce di un'intossicazione dei soldati dell'esercito romano, durante la campagna asiatica, provocata da miele di specie velenose. Le prime Azalea giunsero in Europa a partire dalla fine del 1600 e furono dapprima trattate come piante da serra, data l'origine esotica. Ebbero subito largo successo e furono sottoposte a ibridazione intensiva, ancor oggi praticata dai floricoltori.

Curiosità

In Corea, durante il regno del re Songdok, la moglie di un alto magistrato durante un viaggio, su una rupe scoscesa vide delle bellissime azalee. Un vaccaro si arrampicò e, porgendoglieli, le dedicò la prima poesia floreale conosciuta. Adatta alla coltivazione in terrazzo o in giardino, ma durante i periodi più caldi dell'anno vaporizzare dell'acqua distillata sulle foglie. Potare solo in caso di eccessiva crescita. Abbastanza diffusa come bonsai, specialmente le varietà con foglie e fiori più piccoli; seguendo con attenzione poche regole generali questo bonsai non presenta troppe difficoltà.

Clima

Temperato e Mediterraneo.

Durata

Perenne.

Origine

Asia orientale, e in particolare Giappone, Nepal, Cina, Corea del Nord, Vietnam; Nord America e in particolare Florida e Nord Europa.